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Attack Shark R2 - Recensione - Il mouse

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L’Attack Shark R2 non passa di certo inosservato grazie al suo design forato e geometrico. Molti di voi avranno notato sicuramente la netta somiglianza ad uno dei suoi diretti concorrenti, il WLmouse Beast X. I due mouse adottano un design decisamente simile ma non sono i soli mouse da gaming a sfruttare questo design. I più esperti e navigatori del web sicuramente avranno scovato altri modelli e brand dal design simile. Naturalmente e il più delle volte è difficile raggiungere/contattare questi brand in quanto o sono modelli destinati solo al mercato asiatico o perché sono sub-brand dei più famosi o che cercano di espandersi in tutto il mondo.

L’Attack Shark R2 si presenta come un mouse ultraleggero, realizzato in lega di magnesio (che restituisce un effetto simile alla plastica ma assicura un peso minore ed una rigidità maggiore) di tipo Wireless con dimensioni di 117.6 x 61.8 x 38.9 mm. Un mouse compatto ideale a utenti con una presa Fingertip rilassata e/o soprattutto ad utenti con una presa di tipo Claw Grip. Infatti una volta che ho iniziato l’utilizzo è stato ‘’feeling a prima vista’’.

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Per ciò che riguarda il peso vengono dichiarati soli 45 gr ma all’atto pratico come scoperto anche da altri utenti che l’hanno già acquistato precedentemente parliamo di 49 gr netti. Quindi sarebbe onesto o più trasparente per Attack Shark menzionare il reale peso anche se nella tabella che abbiamo riportato (la medesima del sito si parla di 45g±2g e comunque saremmo 2 gr sopra). Ma non siamo qui per fare un processo ad Attack Shark in quanto il mouse complessivamente risulta comunque molto leggero ed estremamente efficace per flick e movimenti di riposizionamento ultrarapidi.

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Avvicinandoci più da vicino all’Attack Shark R2 possiamo notare innanzitutto la verniciatura opaca conferita al mouse ma soprattutto grazie ai numerosi fori la cover e relativo logo sopra la zona batteria del mouse. Lo chassis per il 90% aperto permette di osservare la stragrande maggioranza dei componenti.

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Spostandoci verso i tasti principali notiamo come questi non solo siano divisi ma metà della loro superficie è open. Ciò all’atto pratico non presenta alcun problema di utilizzo e anzi i click vengono registrati anche se clicchiamo in corrispondenza dei fori. La solidità strutturale del mouse è davvero elevata e questo è un punto a favore della ‘’rumorosità’’ generata ma soprattutto della longevità delle parti.

Come accennato Attack Shark per l’R2 ha optato per switch ottici OMRON con un ciclo vitale di 100 milioni di click. Ricordiamo anche che gli switch ottici sono esenti dal fenomeno del double click. Gli switch infine offrono un feedback tattile e valido.

Non manca una rotellina di tipo cliccabile con encoder F-Switch ed offre uno scroll silenzioso e stabile in entrambe le direzioni.

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Spostandoci nel lato sinistro del mouse possiamo meglio osservare la sua struttura e non da meno i due tasti laterali di dimensioni medie e posti centralmente.

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Il lato opposto non presenta alcun tasto.

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Andando a posizionare il mouse frontalmente osserviamo il profilo basso e schiacciato nonché il foro ove risiede il connettore USB-C per la ricarica e/o utilizzo in modalità cablata.

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Capovolgendo il mouse diamo uno sguardo al suo design. Come per altri modelli di mouse, i piedini in PTFE, sono dotati di pellicole protettive che andranno rimosse prima dell’utilizzo.

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Fatto ciò notiamo la presenza di tre piedini in PTFE. I due principali di dimensioni diverse posti in alto e in basso e il terzo di contorno al recente sensore ottico Pixart PAW3950 da ben 42.000 DPI, 750 IPS e 50 G di accelerazione. Il sensore ottico Pixart PAW3950 è inoltre un ulteriore affinamento e evoluzione del già ottico sensore ottico PAW3395.

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Poco sotto il piedino superiore trova posto un selettore per la modalità Wireless, cablata (OFF) e Bluetooth 5.1.

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Dettaglio zona sensore

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Poco sotto il sensore trovano posto due ulteriori tasti che rispettivamente ci servono per scegliere il profilo DPI da utilizzare e quello per effettuare il pairing Bluetooth e switchare i relativi canali.

Passiamo ora a dare un rapido sguardo al dongle USB/ricevitore che ci permetterà di sfruttare fino a 8.000 Hz il mouse Attack Shark R2.

La sua forma, simile ad altri dongle in commercio, è essenzialmente un parallelepipedo. Nel lato superiore è presente un LED di colore verde e il relativo logo del brand.

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Nel lato frontale troviamo la scritta ‘’Smart Speed Wireless’’.

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In quello posteriore il connettore USB-C

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Mentre nel lato inferiore è presente un pad in gomma per stabilizzarlo sul piano di appoggio. Troviamo varie certificazioni, un seriale, il solito logo del brand e le caratteristiche tecniche del dongle.

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Un rapido sguardo anche al cavo in dotazione rivestito intreccia di tessuto. Cavo decisamente meno flessibile rispetto ad altri cavi trovati e provati con altri mouse Wireless.

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I due connettori USB-C e USB-A non sono placcati oro.

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A chiudere e come già visto troviamo un set di Grip Tape da applicare al mouse nel caso in cui volessimo massimizzare il grip sul mouse sia dei lati sia dei tasti principali.

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E un set di piedini in PTFE di ricambio per una sostituzione a lungo termine.

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Possiamo passare ora al software per un’eventuale personalizzazione delle funzionalità del mouse.

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