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Enermax Revolution X't ERX530AWT: la nuova gamma di fascia media enermax - Enermax Revolution X't ERX530AWT, analisi Pt.2 - Interno

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Ora procediamo invece all’analisi delle componenti presenti all’interno della scocca di protezione esterna.

 

ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle quattro viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato). L’apertura dello scudo esterno di protezione richiede una certa manualità quindi vi invitiamo caldamente a fare la massima attenzione durante questo processo, anche per evitare che si possa spanare qualcuna delle viti.

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Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter. Viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e  devono essere incluse delle componenti secondarie affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche. In questo caso troviamo due condensatori ad Y, ma nessuno ad X nel primo stadio; sul PCB principale invece due induttori toroidali, due condensatori ad Y, due ad X ed un MOV (MOV: Metal Oxide Varistor). Possiamo osservare anche la presenza di un termistore, utile qualora fosse presente una grande corrente in entrata.

 

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Da notare il controller Weltrend WT7502V:

weltrend WT7502V

 

NOTA GENERICA: il transient filtering stage viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e devono essere incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche. In merito al varistore (MOV, Metal Oxide Varistor), quest’ultima è sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! In alcuni casi questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.

 

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Nel primario è presente un condensatore elettrolitico Teapo, da 330μF per 400V, certificato a 85 °C.

NOTA GENERICA: quelli del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore ed il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità o, alternativamente, per modelli meno potenti. La tipologia dei condensatori utilizzata è quindi molto importante perché la vita di queste componenti si dimezza in base all’aumento della temperatura di ogni 10 gradi Celsius, sotto un normale carico di lavoro; questo significa che utilizzando modelli di condensatori capaci di gestire, senza il minimo problema anche 105 gradi Celsius, la durata della loro vita potrebbe essere addirittura pari al doppio rispetto a modelli standard da 85 gradi Celsius! Questo fattore è uno dei più sponsorizzati nel campo degli SMPS, non a caso ci si vanta della presenza di condensatori giapponesi nella propria unità, capaci appunto di sopportare temperature maggiori e quindi prolungare la vita stessa dell’unità.

 

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Nelle fotografie superiori possiamo notare il diodo CREE CAD060 e i due MOSFET Fairchild K16A60W. Subito dietro è presente il controller PFC/PWM Champion 6802TAHX (Revisione P01), situato in un PCB dedicato verticale, il quale purtroppo è qualitativamente inferiore al CM6502S, che offre una migliore efficienza rispetto ai classici CM6800 e CM6802 IC.

 

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NOTA GENERICA: la colla sul PCB che osservate è uno dei nuovi standard di montaggio, perché così facendo si posizionano prima le componenti sul PCB inferiore, poi si fa in modo che aderiscano al PCB tramite l’adesivo termico ed infine  c’è l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore.

 

Trasformatore e secondario

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Nel secondario, complice l’utilizzo di un design DC-DC, i voltaggi +5V e +3.3V sono ricavati dalla rail principale +12V. Ciò porta ad una maggiore efficienza, voltaggi in uscita più puliti (basso ripple e noise) ed una perfeta regolazione del voltaggio, stando a quanto riporta la stessa Enermax. È evidente quanto in realtà questo chassis possa essere sovradimensionato rispetto all’unità, ma è evidente la ragione, ovvero che è stato utilizzato un telaio standard per diverse piattaforme. In questo caso, essendo una variante intermedia, troviamo una dissipazione termica adatta al wattaggio complessivo, complice l’eccellente efficienza. Nella parte terminale si nota infatti una concentrazione molto elevata di cavi che limita la dissipazione verso il PCB; sono presenti diverse tipologie di condensatori: CapXon da 10uF per 50V (CS0010/63 CLICCA), 22per 50V, 2200uF per 16V e 2200uF per 10V, certificati a 85 °C. La qualità nell’assemblaggio è ottima, anche se qualche componente nel secondario è migliorabile. Non esprimiamo commenti per la parte posteriore del PCB in quanto non è stato possibile rimuoverla. Enermax ha scelto un design single-rail, potenziando quindi la specifica ATX 12V che prevede un utilizzo di rail separate aventi un valore massimo di non oltre 20A. Che ciò sia possibile mediante una semplice saldatura delle singole rail non possiamo darvene la certezza (sempre per il discorso PCB posteriore), anche se comunque sia a livello funzionale è irrilevante, poiché anche se fosse sarebbe una pratica diffusa e indolore. Il PCB delle connessioni modulari è posizionato sulla sinistra e non presenta particolari degni di nota, eccetto dei condensatori polimerici.

 

 

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In questa sezione possiamo notare il controller Anpec APW7159 (A).

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Di seguito le specifiche tecniche, da cui ricaveremo alcuni dati interessanti:

CONTROLLER SECONDARIO

 

OCP e UVP? Bene ! Enermax non lo ha specificato, ma sono invece presenti !.

 

NOTA SINGLE/MULTI RAIL: è meglio single o multi-rail ? Il problema sarebbe un tantino complesso da affrontare perché sarebbero molti i parametri da discutere ed approfondire, però con alimentatori di fascia alta generalmente non c’è differenza. Il fatto che ci siano Single Rail, specifiche e dedicate, porta ad una generale ripartizione migliore dei cavi, e della corrente in uscita, rispettando quindi la specifica Intel nella ripartizione della potenza. Molti alimentatori multi rail in realtà non sono altro che single rail con saldature più o meno curate. Gli alimentatori Single Rail sono molto apprezzati per l’overclock estremo in quanto spesso si eccedono le limitazioni imposte dallo standard ATX sulla singola linea. In questo caso però siamo dinanzi ad un alimentatore Single Rail; quanto detto precedentemente corrisponde al vero, però bisogna anche ricordarsi che Intel stessa specifica che gli SMPS dovrebbero avere sistemi multi-rail con corrente massima di 20A per canale. In questo caso siamo dinanzi ad un valore pari al doppio, però c’è da notare che la ripartizione per connettori ed uscite è esemplare, indi per cui non si avrà il minimo problema in nessun caso.

FOTO

 

Ricapitolando la qualità delle componenti risulta essere buona, ma non eccelsa, però l’assemblaggio è buono, sia del PCB principale e sia delle AIB (add-in-boards).

 

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